Fotovoltaico a terra: perchè diciamo no
Con l’eplosione della moda green, si corre il rischio di un paradosso: uccidere il “green” vero (prati, campi) per installare pannelli. Ma è giusto?
Noi di Ecomenergia siamo a volte contattati per consulenza, progettazione e fornitura di fotovoltaico a terra: ma la nostra scelta è quella di non procedere in questa direzione. Per quale motivo?
Mentre siamo convinti che l’energia solare, in quanto
- illimitata,
- pulita e non inquinante,
- disponibile ovunque
- e disponibile a tutti senza bisogno di intermediari,
sia in grado di attivare una rivoluzione epocale, riteniamo che il suo utilizzo non debba essere in contrasto con una gestione armoniosa e rispettosa del territorio e del suolo in particolare, già abbastanza martoriato da un cementificazione selvaggia da non sentire il bisogno di ulteriori mutilazioni.
Ma allora è solo una motivazione ecologica a spingerci in questa direzione?
Principalmente, ma non solo.
L’installazione di pannelli fotovoltaici a terra presenta vari svantaggi che possono influire sull’ambiente, l’economia e la comunità locale.
1. Impatto Ambientale
- Uso del suolo: I pannelli fotovoltaici a terra richiedono grandi superfici di terreno, il che può comportare la perdita di habitat naturali e la riduzione della biodiversità.
- Erosione del suolo: La copertura del terreno con pannelli può influire negativamente sulla stabilità del suolo, portando all’erosione.
- Effetto sull’ecosistema locale: La costruzione e la manutenzione dei campi fotovoltaici possono disturbare la flora e la fauna locali.
2. Impatto Economico e Sociale
- Conflitto con l’uso agricolo: L’uso del terreno per i pannelli solari può competere con l’agricoltura, riducendo la disponibilità di terreni agricoli produttivi.
- Manutenzione: Anche se la manutenzione dei pannelli solari è generalmente bassa, la gestione di un grande impianto richiede comunque risorse e personale specializzato.
Ci sono altri svantaggi?
Gli impianti fotovoltaici a terra richiedono una gestione e manutenzione regolare del verde circostante per garantire l’efficienza operativa dei pannelli solari. Ecco alcuni degli oneri e delle attività specifiche coinvolte:
1. Controllo della Vegetazione e delle Erbacce
- Taglio dell’erba: L’erba alta e le erbacce possono creare ombreggiamento sui pannelli, riducendone l’efficienza. Pertanto, è necessario un taglio regolare dell’erba. La frequenza di questa attività dipende dal tipo di vegetazione e dalle condizioni climatiche, ma può essere necessaria ogni 2-3 settimane durante la stagione di crescita.
- Pacciamatura: L’uso di pacciame intorno ai pannelli può aiutare a ridurre la crescita delle erbacce, mantenendo l’umidità nel terreno e migliorando l’estetica del sito.
- Teli di protezione: L’installazione di teli o reti per il controllo delle erbacce può prevenire la crescita di vegetazione indesiderata senza l’uso di erbicidi.
E dell’impatto sul suolo cosa possiamo dire?
2. Uso di Erbicidi
- Applicazione di erbicidi: In alcuni casi, l’uso di erbicidi può essere una soluzione per controllare la crescita delle erbacce. Tuttavia, questa pratica deve essere gestita con attenzione per evitare impatti negativi sull’ambiente e sulla salute umana.
- Considerazioni ambientali: L’uso di erbicidi deve essere conforme alle normative locali e alle migliori pratiche ambientali per minimizzare l’inquinamento del suolo e delle acque.
3. Gestione del Suolo
- Copertura del suolo: Oltre alla pacciamatura, è possibile utilizzare coperture di suolo come piante tappezzanti che richiedono poca manutenzione e riducono l’erosione del suolo.
- Erosione del suolo: La gestione dell’erosione è importante, soprattutto in aree con pendenze. Possono essere necessarie misure come la piantumazione di specie vegetali stabilizzanti o la costruzione di terrazzamenti.