Incentivi transizione 5.0: le cose da sapere per beneficiarne
In dirittura d’arrivo la conversione del decreto in legge: cosa cambia e cosa bisogna sapere
Il Decreto Incentivi Transizione 5.0 è una misura volta a promuovere la transizione ecologica e digitale dell’economia italiana. Dopo la sua conversione, il decreto mira a fornire incentivi finanziari e agevolazioni fiscali per promuovere investimenti nelle tecnologie green e digitali. Alcune delle principali disposizioni includono:
- Incentivi per la transizione ecologica: Il decreto prevede incentivi per investimenti in tecnologie e infrastrutture sostenibili, come energie rinnovabili, efficienza energetica, mobilità sostenibile e riduzione dell’inquinamento.
- Incentivi per la transizione digitale: Viene promosso l’uso delle tecnologie digitali attraverso incentivi per l’adozione di soluzioni innovative, come l’intelligenza artificiale, l’Internet delle cose, la digitalizzazione dei processi aziendali e la cybersecurity.
Quali le agevolazioni?
- Agevolazioni fiscali: Sono previste agevolazioni fiscali per le imprese che effettuano investimenti conformi agli obiettivi di transizione ecologica e digitale, come detrazioni fiscali, esenzioni o sgravi contributivi.
- Sostegno alla ricerca e all’innovazione: Il decreto prevede anche misure di sostegno per la ricerca e lo sviluppo di tecnologie innovative nei settori ecologico e digitale, al fine di promuovere la competitività e la crescita economica del Paese.
- Finanziamenti agevolati: Sono disponibili finanziamenti agevolati tramite incentivi finanziari, prestiti a tasso agevolato o altre forme di sostegno finanziario per facilitare gli investimenti nelle tecnologie green e digitali.
Complessivamente, il Decreto Incentivi Transizione 5.0 mira a stimolare la modernizzazione e la sostenibilità dell’economia italiana attraverso l’adozione di tecnologie avanzate e l’innovazione, contribuendo così a raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile e a contrastare i cambiamenti climatici.
Le novità introdotte in fase di conversione
- innnanzitutto per accedere al beneficio fiscale le imprese dovranno presentare solo la documentazione ex ante sulla riduzione dei consumi energetici preventivati (ovviamente insieme alla documentazione progettuale, completa di costi)
- è stato incluso anche il costo massimo ammissibile, in euro/kW degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili e delle batterie.
Quali gli interventi ammessi?
Per gli impianti fotovoltaici sono incentivati solamente quelli censiti come moduli EU ad alta efficienza:
- moduli prodotti in UE con efficienza a livello di modulo almeno al 21,5%
- moduli prodotti in UE con efficienza di cella almeno al 23,5%
- moduli prodotti in UE composti da celle bifacciali con efficienza di cella almeno al 24%
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Le percentuali incentivate
Viene riconosciuto un credito di imposta:
- del 35% del costo per investimenti fino a 2,5 milioni di euro
- del 15% del costo per investimenti fra 2,5 e 10 milioni di euro
- del 5% del costo per investimenti oltre i 10 milioni di euro
Tali crediti salgono rispettivamente al 40%, 20% e 10% in caso di riduzione dei consumi energetici complessivi superiori al 6% o di riduzione dei consumi dei processi interessati dall’investimento superiore del 10%;
Ulteriori scaglioni del 45%, 25% e 15% se il taglio dei consumi è superiore al 10% (complessivi) o 15% (per i processi interessatio dall’investimento).