Smaltimento pannelli fotovoltaici: la normativa e le opportunità

Quali sono le normative vigenti per lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici?

Le normative vigenti per lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici in Italia sono delineate principalmente dal D.lgs. 49/2014 e dal D.lgs. 118/2020 e successive modifiche e integrazioni. Queste normative stabiliscono le procedure e le responsabilità per il corretto smaltimento dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), inclusi i pannelli fotovoltaici.

In particolare, il D.lgs. 49/2014 regola il ritiro, la logistica, il trattamento adeguato e il recupero o lo smaltimento ambientalmente compatibile dei rifiuti prodotti dai pannelli fotovoltaici. La quota trattenuta dal GSE, definita secondo criteri di mercato e sulla base dei costi medi sostenuti dai sistemi collettivi di gestione dei RAEE, è stata fissata a 10 €/pannello per qualsiasi tipologia di RAEE fotovoltaico, sia domestico che professionale.

La Legge 2 febbraio 2024, n. 11, ha introdotto delle novità, tra cui l’aumento della quota trattenuta dal GSE da 10€ a 20€ a pannello, a garanzia dell’avvenuto smaltimento dei moduli incentivati secondo la normativa vigente.

Quali sono i costi di smaltimento dei pannelli fotovoltaici?

In generale, i costi di smaltimento dei pannelli fotovoltaici possono variare in base a diversi fattori, come la località, il tipo di pannello, la quantità di pannelli da smaltire e le tariffe applicate dalle aziende specializzate nello smaltimento. Alcune aziende possono offrire servizi di ritiro e smaltimento, mentre altre potrebbero richiedere che i pannelli vengano portati presso i loro impianti. Inoltre, potrebbero esserci incentivi o programmi governativi che possono ridurre il costo dello smaltimento per i proprietari di impianti fotovoltaici.

Cosa dice il GSE?

  • Il GSE (Gestore dei Servizi Energetici) ha pubblicato delle nuove disposizioni per gli impianti fotovoltaici professionali incentivati dal Conto Energia, operativi dal 2006 al 2012. A partire dai pagamenti di marzo e aprile, verranno trattenute delle quote di 20 € per modulo, in precedenza fissate a 10€, come garanzia che verranno restituite dopo la comunicazione al GSE dell’avvenuto smaltimento dei moduli secondo la normativa vigente.
  • Gli impianti si dividono in domestici (potenza inferiore a 10kW) e professionali (potenza superiore o uguale a 10kW). Per gli impianti domestici, il GSE trattiene la quota una tantum sulla prima erogazione dell’anno, relativa al quindicesimo anno di incentivazione. Per gli impianti professionali, la quota viene trattenuta a partire dall’undicesimo anno e per dieci anni, sulla prima erogazione dell’anno a favore del Soggetto Responsabile.
  • L’adesione a un consorzio di smaltimento può offrire vantaggi come la gestione semplificata dell’intero processo di smaltimento, la conformità con la normativa vigente e potenzialmente delle condizioni economiche più vantaggiose per lo smaltimento.

Cosa dicono le nuove istruzioni operative RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche)?

  • Le nuove disposizioni del GSE prevedono che, per gli impianti fotovoltaici professionali incentivati dal Conto Energia, operativi dal 2006 al 2012, verranno trattenute delle quote di 20 € per modulo come garanzia per lo smaltimento secondo la normativa vigente. Queste quote verranno restituite dopo la comunicazione al GSE dell’avvenuto smaltimento dei moduli.
  • Gli impianti domestici (potenza inferiore a 10kW) e professionali (potenza superiore o uguale a 10kW) sono soggetti a modalità diverse di trattenuta delle quote. Per gli impianti domestici, la quota viene trattenuta una tantum sulla prima erogazione dell’anno, mentre per gli impianti professionali, la quota viene trattenuta a partire dall’undicesimo anno e per dieci anni.
  • Esiste un documento, Istruzioni_operative_RAEE, fornisce linee guida dettagliate per la gestione e lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici, inclusi i principi generali e le responsabilità della gestione dei rifiuti, conformemente alle normative vigenti, come l’art. 40 del D. lgs. 49/2014 e l’art. 1 del D. lgs. 118/2020 e ss. mm. ii.
  • L’adesione a un consorzio di smaltimento offre vantaggi come la gestione semplificata del processo, la conformità normativa e potenzialmente condizioni economiche più vantaggiose.

 

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